A tutto il Popolo di Dio che compone l’Arcidiocesi di Monreale.
All’inizio di questa Santa Quaresima vi raggiungo con questo breve messaggio, nel quale vorrei richiamare alcuni orizzonti verso i quali come Chiesa locale abbiamo scelto di camminare in comunione con la Chiesa universale e, in secondo luogo, proporvi il segno per la Quaresima di Carità 2025 scelto insieme ai Vicari foranei.
1 – Papa Francesco, nel suo Messaggio dal titolo “Camminiamo insieme nella speranza”, ha invitato il popolo di Dio a vivere la Quaresima di questo speciale Anno giubilare avendo come obiettivo tre conversioni che credo possiamo fare nostre.
a – La prima è la conversione al camminare, che per la nostra Chiesa locale esprimerei come conversione al partecipare. Scrive il Santo Padre: “siamo tutti pellegrini nella vita, ma ognuno può chiedersi: come mi lascio interpellare da questa condizione? Sono veramente in cammino o piuttosto paralizzato, statico, con la paura e la mancanza di speranza, oppure adagiato nella mia zona di comodità? Cerco percorsi di liberazione dalle situazioni di peccato e di mancanza di dignità?”. Poniamoci queste stesse domande in riferimento al tema di questo anno pastorale, il nostro personale partecipare alla vita della Chiesa.
b – La seconda è la conversione alla sinodalità. Così scrive Papa Francesco: “In questa Quaresima, Dio ci chiede di verificare se nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose, siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni. Chiediamoci davanti al Signore se siamo in grado di lavorare insieme come vescovi, presbiteri, consacrati e laici, al servizio del Regno di Dio; se abbiamo un atteggiamento di accoglienza, con gesti concreti, verso coloro che si avvicinano a noi e a quanti sono lontani; se facciamo sentire le persone parte della comunità o se le teniamo ai margini”.
c – La terza conversione è alla speranza: “Dobbiamo chiederci: ho in me la convinzione che Dio perdona i miei peccati? Oppure mi comporto come se potessi salvarmi da solo? Aspiro alla salvezza e invoco l’aiuto di Dio per accoglierla? Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all’impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro?”.
Il partecipare, la sinodalità e la speranza siano per tutti noi orizzonte verso il quale camminare in questo tempo di Quaresima.
2 – Ogni anno la nostra Chiesa, nel tempo forte della Quaresima, vive la comunione anche nella condivisione dello stesso impegno di carità. Come lo scorso anno, si è scelto di non allontanarci dalla nostra Chiesa e di invitare tutti a partecipare alla realizzazione della prima “Opera segno permanente” dell’Arcidiocesi di Monreale: la “Cittadella della Carità San Carlo Borromeo”. Si tratta di un progetto che si sta realizzando presso la struttura, in zona Molara (PA), donata all’Arcidiocesi di Monreale dalla Dott.ssa Passalacqua. Il luogo, già impiegato per l’accoglienza dei poveri e dei bisognosi, si chiama “Centro San Carlo Borromeo”, in segno di gratitudine e di continuità si è scelto di mantenere il nome della struttura anche per il progetto Diocesano. Si tratta di un terreno molto esteso che comprende anche una struttura in muratura e diverse in legno, che abbisognano di diversi interventi di sistemazione e messa a norma.
Il progetto prevede la realizzazione di diverse attività caritative: anzitutto un nuovo Consultorio diocesano, poi spazi per l’accoglienza diurna di persone con spettro autistico, ambulatoriali per visite mediche gratuite per i bisognosi, un ambulatorio oculistico per visite e realizzazione di occhiali per bambini bisognosi (tutto gratuito), uno spazio per l’accoglienza di giovani universitari, infine progetti di condivisione per la cura e la coltivazione dell’ampio terreno agricolo.
Per realizzare tutto questo sarà necessario un impegno progressivo e costante di tutte le componenti ecclesiali negli anni avvenire. La Quaresima di Carità 2025 sarà la spinta iniziale che ci permetterà di avviare i lavori strutturali e di far entrare nel cuore di tutte le comunità questo importante progetto. Chiedo in particolar modo ai sacerdoti e ai parroci di animare e sensibilizzare le comunità parrocchiali alla partecipazione a questo “dovere di carità” al quale la Chiesa locale intende rispondere.
Quaranta giorni, sino alla Pasqua è il tempo durante il quale, riconoscendo con umiltà la nostra situazione “polverosa”, domandiamo a Dio Padre di rifarci creature nuove mediante il dono dello Spirito di Gesù Cristo, soffio e alito che dà la vita.
Maria Odigitria, Madre di Speranza, guidi e accompagni il nostro cammino quaresimale.